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Finalmente la neve

Domani se tutto va bene arriverà qualche centimetro di nuova neve sulle piste della Paganella e forse una spruzzata anche in paese.
Un fronte freddo sta infatti per giungere da ovest-nord-ovest sulle Alpi. Si tratterà di un passaggio molto rapido (poche ore). Al seguito un netto calo delle temperature con valori nuovamente invernali dopo la parentesi primaverile di ieri e oggi.
Ci sono buone probabilità per una nevicata più consistente domenica (possibili 10-30 cm sull’Altopiano di Andalo e Fai della Paganella) ma l’incertezza delle mappe meteorologiche è ancora notevole…servono conferme insomma…
In questi casi, invece che le roboanti previsioni multicolori di certi siti e pagine facebook commerciali, consigliamo di continuare a fare riferimento ai bollettini di previsione dei centri meteorologici pubblici regionali e provinciali (meteotrentino, centro valanghe di arabba, ufficio idro della provincia di Bolzano)…meno promesse mirabolanti e i piedi saldamente ancorati a terra!
Per ora quel che è certo è che lo straordinario periodo secco che durava da qualche mese, sembra essere (definitivamente?) al capolinea.

Ancora nessuna novità per l’agognata nevicata sugli altopiani di Andalo e della Paganella

Almeno fino al 13-15 dicembre non sono annunciate precipitazioni bianche. Continua l’ostinato dominio dell’alta pressione sulle Alpi, con una situazione siccitosa che inizia farsi preoccupante (le ultime piogge, peraltro non abbondanti, risalgono alla fine di ottobre).
Anche le temperature non subiranno oscillazioni di rilievo nei prossimi giorni, a parte un modesto calo in quota tra giovedì 10 e venerdì 11. Dovrebbero essere valori termici (di poco sottozero anche in quota) comunque sufficienti per permettere l’innevamento programmato, almeno nelle ore notturne.
Non resta che sperare che i panorami delle nostre Dolomiti di Brenta, assumano presto un’altra sembianza.

alba

Estate di San Martino e incendi boschivi

Dopo i picchi di caldo dell’ “estate di San Martino”, con quasi 20 gradi raggiunti anche alla stazione di MeteoAndalo, è in arrivo nei prossimi giorni  un lento e graduale calo delle temperature a tutte le quote.
Attenzione però, non farà freddo ! Non quello che dovrebbe fare a questo punto della stagione. E il tempo rimarrà soleggiato e secco. Non si vedono all’orizzonte perturbazioni o le tipiche piogge autunnali.
Sono rinviate almeno alla terza decade di novembre le prime precipitazioni nevose a bassa quota e la possibilità di produrre neve artificiale.
Non resta che godersi lo splendido foliage dei nostri boschi sperando di perlomeno di non dover assistere ad altri incendi come quelli che si stanno verificando in questi giorni sulle pendici della Paganella.
Incendi, la cui propagazione sarà pur favorita dal clima siccitoso, ma che non avvengono certo per autocombustione…

La rottura dell’estate o il passaggio ad una stagione dal volto umano ?

Le piogge di queste ore, che stanno finalmente restituendo un po’ di sollievo all’arsura di prati e boschi, anche nei dintorni di Andalo, portano con sé un po’ di agognato refrigerio dopo un lungo e persistente periodo di caldo siccitoso.

L’eccezionale onda di calore, generata a più riprese dall’avanzata di un ostinato anticiclone di matrice nordafricana, perdurava, in maniera più o meno intensa, dalla fine dello scorso mese di giugno ed ha fatto registrare per diverse settimane valori termici notevolmente alti: fino a +39 °C/+40°C nella Valle dell’Adige, +30/+34 a 1.000 mt di quota, +30°C alla stazione di Meteoandalo raggiunti e superati il 22.07, e sfiorati più volte nel mese di luglio e anche nella prima decade di agosto, fino a +20 perfino a quote superiori ai 2.200-2.400 mslm.

Straordinaria è stata la sofferenza dei ghiacciai alpini, specialmente di quelli ubicati alle quote meno elevate e che sono tuttora a forte rischio di estinzione entro pochi anni (ad es. i ghiacciai della Fradusta nel gruppo delle Pale di San Martino e del Careser nel gruppo dell’Ortles-Cevedale). Hanno sofferto certamente anche le piccole vedrette incassate tra i picchi e le guglie delle Dolomiti di Brenta.

La differenza (anomalia) rispetto alle temperature medie registrare nell’ultimo trentennio è stata di circa +4/+4,5 °C nel mese di luglio e di oltre +3°C nei primi 12-13 giorni del mese di agosto 2015.

Al contempo, la persistente stabilità del tempo, e la forza dell’alta pressione, che ha impedito quasi tutti i tentativi di farsi varco da parte delle umide correnti atlantiche, hanno ridotto al minimo le precipitazioni sull’arco alpino e sulle Dolomiti di Brenta (solo poche decine di mm registrati dalla stazione di MeteoAndalo nelle settimane estive, rispetto ai 150-200 mm medi stagionali). La vegetazione e l’agricoltura ne hanno fortemente risentito. Il sottobosco molto asciutto ha reso avari se non del tutto assenti i raccolti di funghi.

Ora sembra che qualcosa sia cambiato. L’anticiclone ha ceduto fragorosamente terreno ad ovest dell’Italia e si sono fatte largo, a cavallo del Ferragosto, già un paio di perturbazioni accompagnate dalle prime piogge, anche se non particolarmente abbondanti e da un sensibile calo termico.

Al momento in cui scriviamo questo articolo ad Andalo ci sono solo +15 °C e i turisti gironzolano spauriti con la giaccavento…

Dobbiamo spaventarci? In realtà no. Questa svolta atmosferica, un tempo veniva chiamava “rottura dell’estate”, anticamera dell’ormai prossima stagione autunnale.

E così potrà sembrare ai più…visto che l’atmosfera rimarrà instabile anche nei prossimi giorni, probabilmente per tutta la settimana fino a domenica 23 agosto.

In realtà è però assai probabile che il tempo andrà ristabilendosi con buone probabilità di avere una fine mese di agosto all’insegna del ritrovato bel tempo, giornate soleggiate e clima ancora caldo anche se non più torrido.

I profumi e le atmosfere autunnali sono peratanto rinviati, almeno, al prossimo mese di settembre.

A titolo di curiosità e per ricordare il clima caldo e secco che ci ha accompagnato nelle scorse settimane, pubblichiamo un paio nelle quali si può notare il lago effimero di Andalo con il livello dell’acqua ai minimi termini, quasi del tutto svuotato e invaso dalla vegetazione tipica di un piccolo stagno.

La redazione di MeteoAndalo.it

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La prima neve di Meteoandalo.it. Il via alla stagione invernale!

In queste ore, un pò a sorpresa, sta cadendo la (tanto agognata) prima neve sul paese di Andalo e sulla stazione di meteoandalo.it . Una perturbazione atlantica, veloce ma incisiva, sta regalando qualche centimetro di manto bianco che farà contenti bambini, appassionati, sciatori e turisti, in vista delle prossime festività natalizie. In realtà, per mettere a regime tutte le attività sportive invernali di Andalo, sarà ben più utile il freddo che finalmente è in arrivo. Seppure con valori per nulla eccezionali l’aria polare marittima al seguito della perturbazione permetterà nella settimana dal 9 al 13 dicembre il funzionamento dei cannoni da neve sulle piste. Le temperature attese sono tra i -2/-5 in paese e fino a -10 in cima alla Paganella.  Spazio quindi alle immagini della webcam con le montagne finalmente innevate, in attesa di un possibile ulteriore peggioramento del tempo e nuove nevicate per domenica prossima.

 

Autunno mite e umido.

Autunno

Dopo un mese di settembre caratterizzato dal tempo sabbastanza stabile e temperature nella media, il mese di ottobre vede invece un ritorno del tempo umido e mite, anche in montagna. Alcune giornate di bel tempo, di stampo tardo estivo, si sono alternate con giornate grigie e piovose anche in quel di Andalo. La natura sta aspettando il momento giusto per iniziare la transizione verso l’inverno, prima con il viraggio del colore delle latifoglie e dei larici e poi con la caduta delle foglie.  Presto sui monti di Andalo cadrà la prima neve.

Ancora per qualche tempo però, non si vede questa svolta all’orizzonte. Così come successo per lunghi  mesi, le correnti atlantiche stanno avendo il soppravvento sull’arco alpino e continuano a convogliare aria caldo umida da sud-ovest. Le notti sono miti e mancano quei classici mattini autunnali con aria limpida e frizzante.

La prima giornata di tempo davvero perturbato si annuncia essere quella di oggi lunedì 13 ottobre.  Dopo aver colpito Genova e la Liguria, con pesanti danni, causati anche e soprattutto dall’incuria dell’uomo, una perturbazione atlantica porterà piogge abbondanti anche sull’arco alpino centro-orientale. Aspettiamo di vedere il “bottino” in mm. che registrerà il pluviometro di Meteoandalo… A partire da mercoledì è atteso un certo calo termico, seppure in un contesto di clima ancora mite anche in montagna.

E’ possibile che a partire dalla terza decade del mese si possano registrare ancora precipitazioni piovose con fronti atlantici caratterizzati da aria più fresca a consona alla stagione.

Buona settimana da Meteoandalo.it

Un luglio particolare oppure un mese eccezionale ?

Luglio_2014

La risposta alla domanda del titolo dell’articolo si colloca circa a metà strada tra le due risposte suggerite.

Certamente, come tutti avranno potuto osservare e sperimentare questo luglio 2014, appena archiviato, non assomiglia minimamente a quello che negli ultimi anni era diventato il mese estivo per eccellenza, con belle e soleggiate giornate e temperature molto elevate.

Non solo MeteoAndalo, ma un pò ovunque nell’arco alpino, si sono registrate numerose giornate di pioggia, temperatura su valori sempre abbastanza contenuti (con l’eccezione dell’avvezione calda alla fine della seconda decade) e clima umido, dominato anche sul bacino del Mediterraneo dalle correnti atlantiche. Già negli anni ’60 e ’70 si ebbero alcune estati, particolarmente piovose e fresche, specie nel mese di luglio. In seguito furon freschi e umidi ache alcuni mesi estivi, negli anni ’90.

Questo luglio 2014 però è andato oltre, come si vede anche dal grafico (pubblicato in alto), redatto dai climatologi di Meteotrentino, in riferimento ai dati della stazione meteorologica di Trento Laste. Si vede che per le pioggie, il dato del 2014 è “fuori scala”. Specie in alcune stazioni del Trentino sudorientale, i cumuli pluviometrici registrati, superiori ai 250 mm e in taluni casi (Lavarone e Pieve Tesino) anche ai 300, ci fanno propendere, statistiche alla mano, per tempi di ritorno più che trentennali. Non è questa la sede, ma la stessa agricoltura sta patendo le conseguenze di un clima estivo così umido.

L’anomalia termica negativa (scostamento dalla media ) è stata invece, in quasi tutto il territorio provinciale, sia a fondovalle che in quota, compresa tra 0,5-1,5 °C, pertanto non così rilevante. Più freddi furono ad esempio il 1977, il 1978 e il 1996. E’ stata proprio la frequente copertura nuvolosa a far percepire come ancora più fresco/freddo il mese centrale dell’estate, ben di più di quel che in realtà non è stato.  Anche nella nostra sempre sorridente Andalo, oltre alle piogge, ed ai prati sempre più verdi, l’ha fatta certo da padrone il maglioncino. Solo in un paio di giornate (il 18 e il 19 luglio) la temperatura giornaliera ha superato i +25 *C.

Per tornare alle statistiche…se non è stato proprio da record il mese di luglio, l’eccezionalità, potrà essere raggiunga con il clima che registreremo nell’entrante mese di agosto, se, come sembra, dalle prime proiezioni, la tendenza non dovesse nettamente invertirsi in favore di un tempo più bello e stabile. E sarebbe quello che tutti auspichiamo.

Non resta che tenersi aggiornati con le previsioni del tempo e seguire i dati in diretta da Meteoandalo.it , ricordando, che il tempo brutto ha il rovescio della medaglia…si annuncia infatti una stagione eccezionale per la raccolta dei funghi, specie per le varietà più apprezzate e ricercate come i finferli e i porcini, così abbondanti sull’altopiano della Paganella.

La redazione di Meteoandalo.it

La quiete dopo la tempesta…Quanto durerà?

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Su tutto il territorio provinciale è passata oggi, sabato 26 luglio 2014, l’ennesima perturbazione atlantica del mese , favorita dall’assenza di un campo stabile di alta pressione sulle Alpi e caratterizzata da intense precipitazioni, anche temporalesche. Nella stagione estiva infatti, i contrasti termici sono accentuati quando l’aria fresca nord-atlantica riesce a infiltrarsi nell’area del Mediterraneo ed interagire con aria caldo-umida preesistente.

Il bilancio in termini di precipitazioni è notevole, oltre 30-50 mm su tutta la Provincia con massimi nel Trentino meridionale e Vallagarina. MeteoAndalo registra un “bottino” di ben 49,5 mm. La temperatura durante la pioggia si è mantenuta attorno ai +13-+14 °C, circa +6 °C a 2.000 mt. Fortunatamente il tempo è ora migliorato e si prospetta una domenica con tempo abbastanza bello, pur con l’insidia dell’instabilità pomeridiana.

Altre nubi e rovesci di pioggia sono previsti tra il pomeriggio di lunedì e la giornata di martedì, in un contesto termico anormalmente fresco per la terza decade di luglio.

Attenzione: Non mancheranno però sprazzi di sole e scampoli di bel tempo che permetteranno comunque di godere splendide escursioni sull’Altopiano della Paganella.

Da giovedì il tempo dovrebbe migliorare in maniera più decisa e le temperature cresceranno

La redazione di Meteoandalo.it